Dalla Riviera Berica alla Riviera Euganea

Castello del Catajo - Riviera Euganea

Si è svolto dal 7 al 9 giugno il viaggio stampa di Slow Flow Veneto Waterways Experience, aggregazione di 24 imprese che promuove il Veneto come destinazione navigabile, che ha portato dieci giornalisti nazionali a visitare i Colli Berici, Vicenza e i Colli Euganei. L’itinerario, organizzato dal tour operator Gentes Viaggi, capofila della rete Slow Flow, è iniziato nel Comune di Barbarano Mossano, nella parte orientale dei Colli Berici, con la visita della Valle dei Mulini lungo un percorso a piedi di poco più di un chilometro, dalla piazza di Mossano alla Cantina Pegoraro.  Elio, storico collaboratore della Pro Loco di Mossano, ha accompagnato il gruppo spiegando che, in passato, i mulini erano il perno dell’economia locale. Accanto alla lavorazione dei cereali nei dodici mulini funzionanti lungo la valle dello Scaranto, c’erano botteghe di carrai e di fabbri. Dopo decenni di oblio, è subentrato in anni recenti un rinnovato interesse che ha portato al recupero delle vecchie strutture e alla festa dei mulini che si tiene ogni anno nel mulino Dalla Pozza a Mossano. Il breve cammino si è concluso con una degustazione di vini, salumi e formaggi locali alla Cantina Pegoraro, gestita interamente dall’omonima famiglia, dalla raccolta a mano dell’uva alla vinificazione e all’imbottigliamento.

VICENZA

Lasciati i Colli Berici, il tour è proseguito con la visita del centro di Vicenza, accompagnati dalla guida Luca Matteazzi che ha illustrato i principali edifici storici della città, molti dei quali progettati da Andrea Palladio, come Palazzo Chiericati, Palazzo Thiene, la Basilica e il Teatro Olimpico, dove gli spazi interni sono esaltati da un breve ma intenso spettacolo di luci e suoni. Un’eredità culturale unica, grazie alla quale Vicenza e le ville palladiane sono iscritte nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’Unesco. L’itinerario Palladiano rappresenta la principale chiave di lettura della città, che tuttavia ha molto altro da offrire come la Vicenza romana, la Vicenza gotica, il patrimonio artistico-architettonico religioso e della tradizione cristiana, i numerosi musei e i grandi personaggi che hanno caratterizzato la sua storia da Vincenzo Scamozzi ai Tiepolo, da Giangiorgio Trissino ad Antonio Pigafetta, a Goffredo Parise, a Guido Piovene e tanti altri scrittori e artisti.

LE VIE D’ACQUA DEL VENETO

Le vie d’acqua sono state il fil rouge del viaggio stampa di Slow Flow Veneto Waterways Experience, la rete di operatori che propone itinerari con tratti di navigazione (barca, boat&bike, kayak ecc.) in sei province venete (Verona, Vicenza, Padova, Venezia, Rovigo, Treviso), da Caorle al Delta del Po, passando per la laguna di Venezia e fiumi, come Lemene, Sile, Brenta e la Riviera Euganea. Le proposte valorizzano le vie d’acqua navigabili, il patrimonio naturale e il paesaggio culturale della regione attraverso la navigazione turistica, ma anche il cicloturismo e il pescaturismo.

L’acqua è stata una costante del viaggio dai Colli Berici ai Colli Euganei. Infatti, l’elemento idrografico più significativo di Barbarano Mossano è il Canale Bisatto che attraversa il territorio comunale, dividendolo quasi a metà.  Fu scavato dai vicentini nel 1139 per deviare le acque del fiume Bacchiglione a Longare, pochi chilometri dopo Vicenza, e indebolire la difesa di Padova. Arriva fino a Este, Monselice e termina a Battaglia Terme, dove si unisce al Canale Battaglia per formare il canale Vigenzone. In passato, anche il Bacchiglione era navigabile fino a Vicenza e potrebbe tornare ad esserlo, con opportuni interventi di ripristino.

COLLI EUGANEI

Il secondo giorno del tour si è svolto lungo la Riviera Euganea; la mattinata è trascorsa lungo il canale Battaglia, completato dai Padovani nel 1201, che si dirama dal Bacchiglione a sudovest del centro storico di Padova, in località Bassanello, verso sud-sudest fino a Battaglia Terme (che gli dà il nome). Fu per secoli una fondamentale via commerciale per collegare i Colli Euganei a Padova e Venezia (tra le merci trasportate, la trachite estratta in zona). Lungo il Canale Battaglia sorgono alcune interessanti ville, come Villa Mandriola, mel Comune di Albignasego, e Villa Molin dello Scamozzi. Dopo circa 4 km si incontra il Castello del Catajo, la “Reggia dei Colli Euganei” costruita tra il 1570 e il 1573, con successivi ampliamenti fino alla seconda metà del XIX secolo. Nel 1571 Gian Battista Zelotti, discepolo di Paolo Veronese, fu chiamato ad affrescare le pareti interne con le gesta della famiglia degli Obizzi, dando vita ad uno dei più spettacolari cicli di affreschi delle ville venete. Terminata la visita del Catajo, è iniziata la navigazione con il capitano Maurizio di Delta Tour Navigazione Turistica, che fa parte della rete Slow Flow, per raggiungere Battaglia Terme, dove il canale Battaglia incontra il Bisatto e va a formare il canale Vigenzone. Attraversare la conca di navigazione inaugurata nel 1922 da Benito Mussolini, che permette di superare un dislivello di 7 m. tra i due corsi d’acqua, è stata una delle emozioni più grandi di questo viaggio. Subito dopo la conca si approda al Museo della Navigazione Fluviale, dove il direttore Maurizio Ulliana racconta, attraverso gli oggetti esposti, la storia delle vie d’acqua e dei barcàri che per secoli hanno solcato le vie d’acqua del Veneto e delle regioni confinanti. Un mondo che Paolo Malaguti fa rivivere nel suo romanzo “Se l’acqua ride” (Einaudi, 2020). Superata nuovamente la conca di Battaglia in direzione opposta, si naviga sul canale Bisatto, e si avvista sulla destra Villa Selvatico del XVI sec., con la maestosa scalinata del Seicento e il giardino ridisegnato nel 1818 da Jappelli, da poco riaperta al pubblico. La navigazione continua fino a Monselice, dominata dal Castello con il Mastio Federiciano, torre con funzione difensiva fatta costruire nel XIII secolo per conto di Federico II di Svevia da Ezzelino da Romano.

VALSANZIBIO, IL GIARDINO Più BELLO D’ITALIA

Il pomeriggio è dedicato alla visita del Giardino monumentale Valsanzibio di Villa Barbarigo, anch’essa raggiungibile via acqua in passato, fino a quando le opere di bonifica prosciugarono la valle antistante. Valsanzibio fu portato all’attuale splendore nella seconda metà del Seicento dal nobile veneziano Zuane Francesco Barbarigo, aiutato dai figli Antonio e Gregorio. Fu proprio il primogenito Gregorio, Cardinale, Vescovo di Padova e futuro Santo, ad ispirare l’alta simbologia del progetto dovuto al principale architetto e fontaniere Pontificio Luigi Bernini. Il giardino di Valsanzibio, realizzato tra il 1665 e il 1696, è uno straordinario esempio di giardino simbolico interamente leggibile, di un gran giardino d’acque in completa efficienza e oggi si presenta come uno dei più estesi e integri giardini d’epoca mondiali, che è valso il primo premio come ‘Il più bel giardino d’Italia‘ nel 2003 e il terzo più bello in Europa nel 2007. La seconda giornata si conclude con la degustazione di birre dei Colli Euganei al Birrificio Monterosso di Montegrotto Terme, fondato nel 2012 da tre amici che puntano su materie prime del territorio e processi artigianali.

ARQUà PETRARCA, IL BORGO DEL POETA

Il viaggio stampa si è concluso il terzo giorno con la visita di Arquà Petrarca, uno dei Borghi più belli d’Italia, sulle orme del poeta che qui visse gli ultimi anni della sua vita. La guida è Claudia Baldin, presidente del neonato Parco Letterario Petrarca e Colli Euganei, il primo in Veneto (coinvolti 16 comuni del padovano). Un percorso di 57 tappe poetiche che accompagnano altrettante targhe di autori da raggiungere a piedi, in bicicletta, a cavallo o in barca, il parco è un’opportunità per rivivere i panorami suggestivi che hanno ispirato letterati come Percy e Mary Shelley, Foscolo, Byron e d’Annunzio ma anche i veneti Valeri, Comisso, Zanzotto e Buzzati. L’itinerario della visita ripercorre i luoghi del Petrarca ad Arquà, con la casa dove visse e la tomba che contiene le sue spoglie. Al termine, sosta per la degustazione del Brodo di giuggiole nel punto vendita dell’Azienda Agricola Scarpon e gran finale con l’aperitivo euganeo creato da Pino Cesarotto all’Enoteca di Arquà.

Nadia Pasqual
Ufficio stampa Slow Flow Veneto Waterways Experience
+39 349 2131565 – [email protected]
www.slow-flow.it

Il progetto “VENETO WATERWAYS: LE VIE DELL’ACQUA TRA NATURA E CULTURA” è stato finanziato con il POC della Regione Veneto – Programma Operativo Complementare al FESR 2014-2020. Azione 3.3.4/D – D.G.R. n. 1392/2020 per un investimento complessivo di Euro 588.428,17.

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Nadia Pasqual

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