Veneto Waterways: le vie dell’acqua tra natura e cultura

Veneto Waterways: navigazione lungo le vie d'acqua del Veneto

Presentato a BIT Milano il progetto Veneto Waterways per la promozione del turismo esperienziale e slow legato al patrimonio delle vie di navigazione venete

È stato presentato nello spazio della Regione Veneto alla Bit di Milano il progetto Veneto Waterways, neonata aggregazione d’imprese che promuove la valorizzazione del patrimonio delle vie d’acqua del Veneto con proposte di turismo esperienziale e slow. Durante la conferenza è stato, inoltre, presentato il libro “Rotta su Venezia. In barca e in bici lungo la Litoranea Veneta da Chioggia a Trieste” di Gianni Pasin (Ediciclo Editore, 2021), un racconto e una guida di viaggio per scoprire e ripercorrere questa antica via d’acqua che corre in parallelo alla costa altoadriatica.

Dopo i saluti istituzionali da parte del Direttore U.O. Promozione della Direzione Promozione Economica e Marketing territoriale della Regione Veneto, dott.ssa Marta Mattiuzzi, che ha evidenziato l’impegno a valorizzare l’offerta turistica legata alle vie d’acqua navigabili del Veneto, è intervenuto Paolo Cogo, titolare di Gentes Tour Operator, azienda capofila del progetto Veneto Waterways. Cogo ha presentato le finalità della rete formata da 24 soggetti tra società di navigazione, tour operator, strutture ricettive e operatori, uniti dalla volontà di promuovere il Veneto come destinazione navigabile. L’offerta di prodotti spazia dalle proposte di navigazione lungo fiumi e lagune, sia brevi che di più giorni, alle escursioni a piedi, in bicicletta e con formula bike&boat, dalle visite culturali alle esperienze slow alla scoperta degli aspetti enogastronomici e ambientali del territorio. Gli itinerari navigabili, infatti, attraversano un’ampia porzione di territorio della Regione Veneto, configurando un prodotto turistico che intercetta molto bene anche il cicloturismo, il paesaggio culturale (le Ville Venete, i borghi ecc.) e l’enogastronomia (Colli Berici, Colli Euganei, Riviera del Brenta, prodotti del litorale e della laguna, il trevigiano ecc.). Vengono ricompresi ad esempio il Tartaro-Canalbianco nel Polesine, il Canale Bisato, il Canale Bacchiglione, il Canale Battaglia, il Canale Brentella, il Canale Pontelongo, il Canale Piovego, il Naviglio del Brenta, la Laguna veneziana e le sue isole, la laguna di Caorle a nord e quella di Chioggia a sud, il Fiume Sile, il Fiume Lemene.

Adriana Miotto, founder Just Good Tourism e consulente di progetto, ha sottolineato che l’obiettivo è quello di rafforzare la visibilità e la conoscenza delle destinazioni turistiche minori del Veneto, rappresentate da località adatte a un turismo lento, attento all’ambiente (slow and green), in grado di favorire la sinergia tra natura e cultura. Il progetto tiene conto del diverso scenario intervenuto a causa della pandemia COVID-19 e si pone in linea con la strategia turistica regionale “Veneto: the land of Venice”, in particolare con l’offerta rappresentata dal tematismo “Vacanze slow sull’acqua” e con le disposizioni contenute nel Piano Strategico del Turismo del Veneto, con particolare riferimento alla domanda turistica legata allo “Slow Tourism & Green. Ricerca di esperienze di turismo lento a contatto con la natura, i piccoli centri o con il mondo rurale”. Il progetto prevede la progettazione di prodotti e pacchetti turistici da promuovere con azioni di marketing e comunicazione che comprendono la realizzazione di un portale, materiali informativi, la creazione di contenuti, l’organizzazione di eductour per operatori, press trip, attività di digital marketing, oltre a una campagna pubblicitaria dedicata.

Rudy Toninato , delegato al turismo Unione Nazionale Navigazione Interna (UNII), vicepresidente Assonautica Acque Interne Veneto Emilia e titolare di Delta Tour, ha sottolineato la necessità di tutti gli stakeholder, associazioni di categoria e operatori turistici del territorio di lavorare in sinergia con istituzioni ed enti locali per garantire la fruizione delle vie d’acqua con interventi legati alla manutenzione, alle infrastrutture e alla gestione unificata di conche di navigazione e ponti. Con queste finalità è stato avviato un proficuo dialogo con la Regione Veneto, e in particolare con la vicepresidente e assessore alla mobilità Elisa De Berti, che sta investendo in azioni e interventi volti a migliorare la gestione delle vie d’acqua e a facilitare la navigazione turistica.

E’ stata poi la volta dell’imprenditore Gianni Pasin, autore del libro “Rotta su Venezia. In barca e in bici lungo la Litoranea Veneta da Chioggia a Trieste” (Ediciclo Editore, 2021) che ha raccontato alcuni dei momenti più emozionanti della sua esperienza di navigazione lungo questo antico sistema di vie d’acqua che si snoda per 127 km dalla laguna di Venezia alla foce del fiume Isonzo. Sfruttato già dai Romani e messo a sistema dalla Serenissima, che per secoli ne curò il perfetto funzionamento, il percorso si sviluppa attraverso lagune, canali, in parte naturali e in parte artificiali, e fiumi, che fino agli anni Cinquanta del Novecento erano parte di un sistema di navigazione strategico per il trasporto merci del Nord Est. Pasin ha evocato alcuni degli incontri con quelli che definisce i “guardiani del territorio”: pescatori, agricoltori, vignaioli e artigiani che ancora oggi contribuiscono a conservare questo patrimonio di cultura e di bellezza che tutto il mondo ci invidia.

Scheda progetto e photo gallery: bit.ly/VenetoWaterways

Contatto stampa:
Nadia Pasqual
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